Una cena memorabile. Luogo splendido, ottima accoglienza, grandi piatti.
Sì, perché avevo promesso di tornarci da Jarden Restaurant. La curiosità era troppa di assaggiare nuovi piatti della cucina di territorio con quel tocco di creatività dello chef Alfredo Versetto.
E allora rieccomi qui, sei mesi dopo. Arrivata nella sala interna mi godo il panorama sul giardino incantato e una mise en place impeccabile, informale quanto basta, che poi ha nella cucina il suo vero punto di forza.
Inizio con uno spritz accompagnato da polpo arrosto con patate, olive taggiasche e pomodorini confit, assolutamente non banale, a seguire gambero in tempura con salsa agrodolce e focaccia con scarola, burrata e alici, un inno alla semplicità e ai sapori di questa terra.
Infine tartare di salmone con guacamole e salsa ponzu, è da ovazione.
Seguiamo con i primi: Mesca Francesca patate mare e provola, dove il sapore del mare si sente tutto; e tagliatelle porcini, guanciale e provolone del monaco, piatto che non bisogna assolutamente mancare. Questo piatto è da “scarpetta” senza freni inibitori.
In ogni caso, considerata la qualità di questi due piatti, resta il rimpianto di non aver ordinato i secondi.
Sarà sicuramente per un’altra occasione!
In sala, Antonio, mi consiglia di non perdere la cheesecake al pistacchio e la selezione di 4 cornettini pistacchio, nocciutella, caffe e cioccolata.
Capitolo dessert si chiude egregiamente.
Resta solo un dispiacere in questa esperienza: dover andar via.
Arrivederci Jarden alla prossima!
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